Tragedia in cinque atti, in versi, di P.B. Shelley
(1792-1822). Beatrice Cenci, nel pensiero del poeta, non è solamente una
dolce fanciulla insidiata da un amore infame e che, costretta a scegliere tra
l'incesto e il parricidio, opta per il parricidio, ma diviene il simbolo
dell'innocenza oppressa. Contro la giovinetta fanno alleanza tutte le malvagie
passioni che il dispotismo fomenta. Ella obbedisce ciecamente alla
fatalità che la sospinge e muore, condannata, ma innocente ai propri
occhi.